Open day delle foreste, i risultati
Ieri in una splendida giornata di sole si è svolta l’Open day della foresta promossa dal Corpo Forestale regionale nell’ambito dell’anno internazionale delle Foreste. Nonostante la concomitanza con la Barcolina e un clima che invogliava a prolungare la stagione balneare, al bosco Igouza di Basovizza si sono presentate oltre 500 persone, interessate a partecipare alle escursioni con gli esperti convocati per l’occasione e a visitare il bosco e lo stagno.
I Tutori stagni erano presenti a fianco allo stagno, pronti a descrivere ai visitatori le specie presenti ed il lavoro che abbiamo realizzato nel 2006 per ripristinare proprio lo stagno intorno a cui la manifestazione si svolgeva.
Pur lasciando spazio a domande e curiosità , abbiamo deciso di concentrarci su un messaggio per noi molto importante: i rischi legati al rilascio di pesci negli stagni carsici. L’introduzione di anche pochi esemplari di pesci porta entro breve alle scomparsa degli anfibi presenti che non trovano nei nostri stagni di piccole dimensioni luoghi dove nascondersi. Per rendere il messaggio più incisivo abbiamo allestito due piccoli acquari. Il primo conteneva le specie presenti nello stagno alle nostre spalle: gasteropodi, notonette, larve di tritone punteggiato e tritone crestato e una larva di libellula. Gli animali sono rimasti nell’acquario poche ore e sono stati restituiti immediatamente al loro ambiente.
Il secondo conteneva invece le specie presenti nel vicino stagno di paese, popolato da vari anni da molti esemplari di pesce rosso. Qualche retinata in quello stagno ha fornito solo due Carassius e qualche alga filamentosa da inserire nell’acquario.
La differenza tra i due ambienti era lampante, e molti sono rimasti colpiti portandosi via da questa giornata un’immagine che speriamo gli resterà impressa.
La presenza dei bambini è stata particolarmente numerosa, con circa 300 accorsi per la visita guidata a loro dedicata. La sosta di questo folto numero presso il nostro stand ha messo a dura prova il tavolino traballante, ma non le nostre volontarie che si sono impegnate a descrivere ai presenti le differenze tra i due acquari e le specie che potranno vedere in primavera presso lo stagno ora poco popolato a causa della stagione così avanzata.
Presso un secondo tavolino due ipad mostravano le foto del ripristino dello stagno avvenuto nel 2006, e molti ci hanno interrogato su questo aspetto e sui dettagli del ripristino da noi effettuato.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.